www.trekkerpercaso.it

Possibilità di approviggionarsi di acqua alla baita Garitta durante la marcia. Essendo un rubinetto esterno però non assicuriamo che possa sempre essere disponibile.

dal sito www.turismotorino.org

Settembre 2011

Per questa escursione si possono scegliere diversi itinerari, quello fatto da noi e che andremo a descrivere parte dalla località Trovinasse, frazione di Settimo Vittone (TO).

Per raggiungerla, se si arriva da fuori biellese, bisogna prendere l’autostrada A5 direzione Aosta e uscire a Quincinetto dove si svolta a destra in direzione Settimo Vittone. Si seguono poi i cartelli per direzione Trovinasse che si incontrano appena dopo aver passato il paese di Settimo.

Per i biellesi invece, dopo aver attraversato Mongrando, si prende la strada denominata appunto "la Settimo Vittone". Dopo la prima galleria si prosegue sempre dritto fino ad arrivare all'incrocio dove a sinistra si prosegue per Borgofranco d'Ivrea e a destra si va per Andrate e Nomaglio. Girato a destra quindi per Andrate-Nomaglio si prosegue fino a trovare la prima indicazione per Trovinasse. Si prosegue sempre sulla strada principale fino a Trovinasse, si supera il paese e in prossimità di un tornante che gira a destra si deve individuare un piccolo spiazzo in prossimità di una sbarra per impedire il passaggio delle macchine. Qui è possibile parcheggiare.

Sul lato destro dello sbarramento inizia il sentiero 858a che passando tra gli alberi e superando un piccolo torrente vi porta per un breve tratto su una piccola strada asfaltata. Proseguendo si incontra alla nostra destra un bellissimo ponte in pietra. Passandoci sopra o superandolo si arriva dopo pochi metri subito a destra al bivio con il sentiero 858.

Si sale la comoda strada e si arriva poco dopo all'indicazione per il Mombarone. Da qui si prosegue attraverso un prato adibito a pascolo che ci porta all'interno di un piccolo boschetto.

Superato il boschetto si arriva ad un bellissimo alpeggio e ad una bellissima baita denominata Garitta (dove al momento del nostro passaggio era possibile prelevare acqua).

Il sentiero man mano diventa leggermente più roccioso e si arriva ad una seconda baita dove si prosegue sulla destra.

Il Mombarone intanto è lì ad attenderci. Dopo un altro tratto di salita rocciosa si arriva alle baite di un bellissimo alpeggio, il ripiano di Brengovecchio, che offre l'opportunità di riprendere fiato. Il terreno qui però diventa molto umido e intriso di acqua.

Si prosegue sempre dritto, si passa alla sinistra di una vecchia stalla e dietro di questa si ritrovano i segni del sentiero.

Ancora una salita ed un terzo alpeggio: la conca dell'Alpe di Mombarone. Più lontano alla nostra sinistra le baite dei pastori e poco davanti, quasi invisibile, il lago del Mombarone, ormai ridotto a poco più di uno stagno.

Subito a destra compare il cartello dove prosegue l'858. Inizia da qui l'ultimo tratto di decisa salita verso la Colma su un terreno non molto comodo. Si incontrano animali al pascolo ed addirittura (forse?) una marmotta!

Pian piano ecco palesarsi più chiaramente sulle nostre teste la statua del Redentore che domina la Colma. Ma prima occorre arrivare al rifugio passando per il Colle della Bocchetta (dove si incrocia il sentiero proveniente da San Giacomo di Andrate) da dove è possibile ammirare in lontananza la Serra e il lago di Viverone.

Seguendo il sentiero a sinistra arriviamo al rifugio e poco sopra, proseguendo per pochi minuti il sentiero dietro al rifugio, alla Colma del Mombarone da dove è possibile ammirare il panorama a 360 gradi, e nelle giornate piu' limpide dalle nuvole può fare capolino il Monviso.

All'interno del piccolo santuario c'è una scatola di legno dentro la quale sono custoditi i libri di vetta. Potete così lasciare un pensiero, una preghiera, un saluto.